Mantello rosso ed origine antiche, sui prati centenari delle provincie di Reggio Emilia e di Parma la Rossa Reggiana ha da sempre rappresentato tradizione e storia. Negli anni ottanta rischiò di estinguersi a causa dell’introduzione di razze più produttive in termini di quantità del latte ma a scapito della sua qualità, tanto da passare da 130.000 capi degli anni cinquanta a soli 900 del 1982. Fu allora che un gruppo di allevatori, tenaci e lungimiranti, diede vita ad un progetto di valorizzazione che favorì una ripresa costante. Oggi la filiera è composta da oltre 3100 esemplari i quali seguono un’alimentazione volutamente tradizionale, composta esclusivamente di erba e prodotti naturali completamente certificati ogm free e il loro latte è interamente destinato alla trasformazione in formaggio Parmigiano Reggiano. Il recupero di questi animali è da leggere appunto nella cresciuta attenzione qualitativa verso il latte. Infatti, quello della Reggiana, rispetto ad altre razze, vanta proprietà organolettiche differenti; è più ricco di proteine, di caseina, di calcio, fosforo e acido citrico e il formaggio che si ricava si presta ad una maggiore età di stagionatura, che in questo caso va dai 24 mesi in su.